Il whisky giapponese ha una storia relativamente recente, ma è diventato famoso per la sua qualità e per le caratteristiche uniche. Ecco alcune curiosità interessanti:
1. Origini Scozzesi
Il whisky giapponese è stato influenzato in modo significativo dal whisky scozzese. Il padre del whisky giapponese, Masataka Taketsuru, ha studiato l'arte della distillazione in Scozia negli anni ’20. Dopo il suo ritorno in Giappone, ha contribuito a fondare le distillerie di Yamazaki e successivamente di Nikka, due delle più famose del Paese.
2. Diversità di Stili
I whisky giapponesi tendono ad avere un profilo aromatico più delicato e floreale rispetto ai whisky scozzesi, ma la varietà è ampia. Ogni distilleria giapponese ha il proprio approccio, e spesso si nota una maggiore enfasi su note fruttate, di agrumi e di fiori, anche se esistono varianti torbate.
3. Maturazione a Climi Vantaggiosi
Le distillerie giapponesi beneficiano di condizioni climatiche uniche. Le stagioni molto diverse in Giappone, con estati calde e inverni freddi, accelerano il processo di invecchiamento del whisky. Questo permette al whisky giapponese di sviluppare un sapore complesso anche in meno tempo rispetto ad altri whisky.
4. Purezza dell’Acqua
La qualità dell'acqua utilizzata nel processo di distillazione è fondamentale per i giapponesi. Le distillerie si trovano spesso vicino a fonti d'acqua purissima, come nelle montagne di Yamazaki e Miyagikyo, perché credono che l'acqua pulita e minerale sia essenziale per il sapore finale del whisky.
5. Uso di Legni Giapponesi
Alcuni whisky giapponesi vengono invecchiati in botti di quercia Mizunara, un tipo di legno raro e difficile da lavorare, ma che conferisce sapori unici come note di sandalo, spezie orientali e incenso. Questi legni non sono usati frequentemente altrove e danno ai whisky giapponesi un sapore molto particolare.
6. Produzione Limitata e Alta Domanda
I whisky giapponesi di alta qualità sono prodotti in quantità limitate e la domanda mondiale è altissima, il che rende molti di essi difficili da trovare e piuttosto costosi. Alcune edizioni limitate possono raggiungere cifre astronomiche nei mercati internazionali.
7. Assenza di Regole Rigorose (fino al 2021)
Fino a poco tempo fa, il Giappone non aveva regolamentazioni rigide su cosa potesse essere etichettato come “whisky giapponese.” Di conseguenza, alcune etichette sul mercato non contenevano effettivamente whisky prodotto in Giappone. Nel 2021, sono state introdotte nuove linee guida per garantire l'autenticità del whisky giapponese.
8. Filosofia e Precisione Giapponese
La filosofia giapponese del miglioramento continuo, chiamata kaizen, influenza anche la produzione del whisky. Ogni dettaglio, dalla qualità delle materie prime al processo di distillazione, viene continuamente migliorato. Questa attenzione ai dettagli ha contribuito a rendere il whisky giapponese rinomato a livello mondiale.
9. Premi Internazionali
Il whisky giapponese ha guadagnato fama mondiale per aver vinto premi prestigiosi in concorsi internazionali. La vittoria del Yamazaki Single Malt Sherry Cask 2013 come miglior whisky al mondo nella Whisky Bible di Jim Murray ha contribuito ad accrescere l'interesse globale per il whisky giapponese.
Il whisky giapponese è quindi un mix affascinante di tradizione scozzese e innovazione giapponese, con un focus sulla qualità, l'artigianalità e una sensibilità unica per il territorio e le sue risorse naturali.